Il desiderio di viaggiare, di scoprire luoghi, paesaggi, vivere esperienze ricreative e conviviali è un desiderio che appartiene al genere umano.
Si tratta di un desiderio che accomuna la maggior parte delle persone ma che, allo stesso tempo, spesso divide, perché non a tutti sono garantite le stesse opportunità di fruizione. Promuovere e sostenere un turismo accessibile significa diffondere una nuova lettura della vita che consideri la fragilità non come una condizione straordinaria, che appartiene al singolo individuo, bensì come qualcosa che coinvolge la collettività e che appartiene a tutti.
Tour in quattro tappe, in giro per il Veneto, “Un mondo che si muove” è stata una grande opportunità per dimostrare cosa significa trasportare l’espressione ‘turismo accessibile’ dalla carta alla realtà, calandola in vari contesti e capendo che è una forma di turismo rivolta a TUTTI.
Dal 26 al 29 settembre l’itinerario ha attraversato 8 comuni coinvolgendo le comunità delle Dolomiti bellunesi, della Marca Trevigiana e della Venezia lagunare. L’evento ha visto alternarsi testimonial d’eccezione e associazioni, nell’ambito di un fitto programma di attività alla scoperta di alcuni dei territori più suggestivi del Triveneto. Organizzatori e partecipanti si sono messe in gioco diventando ambasciatori di un modello di vita che parla di accoglienza, condivisione e partecipazione, inclusione in prima persona.
Il progetto si è svolto in stretta sinergia con il Comitato Italiano Paralimpico, la Regione Veneto, la Fondazione Telethon, il Comitato di Belluno della Croce Rossa Italiana e la Scuola Triveneta Cani Guida.
Per vedere l’intero book fotografico, clicca qui
Per vedere la Rassegna Stampa di Un mondo che si muove, clicca qui
Guarda il servizio di Rai su “Un mondo che si muove”
Guarda il servizio di Telebelluno: In Crepadona è partito il progetto “Un mondo che si muove”