Gran Capitolo dell'inclusione
Gran Capitolo dell'inclusione

Gran Capitolo dell’Inclusione: ponti di musica_scoperta
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Italia_Giappone in uno speciale incontro musicale senza confini e barriere

Fabrizio Sandretto, musicista cieco dalla nascita, il vero ambasciatore di questa Italia rivolta all’inclusione.
Era arrivato come pianista solista e, nei due giorni tra Castelfranco Veneto e Venezia, si è scoperto traduttore per il gruppo di eccellenza degli invitati dal Giappone.
Ogni giorno la giovane voce di Anna Giorgi, accompagnata da Matteo Gobbo Trioli al pianoforte, ci ha ricordato il sogno utopico di John Lennon che può diventare realtà se ci impegnassimo per un mondo migliore.
E la scintilla di Efesto accende un mondo migliore con l’inclusione e la condivisione.

La dolcezza musical di Ravel ha aperto il concerto al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto interpretata dalla delicatissima Keiko Nakamuka. Al Conservatorio di Venezia con 4 voci, soprani e mezzosoprani (Chiyo Kuroda, Chie Mizota, Kayoko Lida, Tomoko Morooka) la stessa pianista ha presentato “Quattro stagioni nella mia città natale” di Shunichirou Genda Furusatonosiki.
La condivisione nella musica amplifica l’armonia e le note dei classici si sposano amabilmente con quelle dei contemporanei.
La giovanissima Yuri Ishimoto ha dominato il palco con la sua grazia e innocenza ed il Maestro Haruhisa Omizo, che non accennava ad arrestarsi nella sala prove, ha poi offerto ripetutamente l’entusiasmo di suonare per il caldo pubblico che lo ha applaudito incessantemente.

Tra gli ambasciatori italiani di benvenuto per le serate giapponesi si sono alternati i musicisti Emanuele Praticelli (violoncello) e Marco Fantin (chitarra), le attrici Chiara Rigo e Marina Biolo Marsale, e i sempre presenti Giulia Mazza (violoncellista sorda) e Fabrizio Sandretto (pianista cieco dalla nascita).
Un unico linguaggio, quello del benessere nella condivisione dove la musica è l’armonioso ponte; ci è parso sinceramente di trovarci a passeggiare tutti insieme, nonostante l’incessante pioggia veneziana, in un magico giardino giapponese dove armonia e serenità predominano grazie alla cura virtuosa di ogni particolare. Hanno inoltre danzato gioiosamente i giovani di Terraglio Danza Special mentre abbiamo visto fiorire inaspettatamente come capogruppo la determinata Elisa Parutto.
Ed è stato così nella negazione di confini e barriere: ci siamo trovati a fare un pezzo di strada insieme, una due giorni di intensità unica e ci auguriamo ripetibile annualmente.

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